Il mio contributo al progetto “The Perfect Tannery”, che vede protagonisti Mark Power e Stuart Franklin, due stimatissimi fotografi della prestigiosa agenzia Magnum, si chiama Genius Loci.
Era mio compito raccontare l’evoluzione del territorio di Arzignano a seguito della rapida industrializzazione che l’ha reso protagonista nel mondo della concia. Ricercando negli archivi della biblioteca ho trovato le fotografie di Antonio Boscardin, lungimirante insegnante di educazione tecnica negli anni settanta. Egli portava i suoi studenti sul letto del Chiampo, il grande fiume che dà il nome alla valle, eseguendo con loro numerose e ripetute analisi chimiche, producendo accurate mappe degli scarichi e scattando molte fotografie.
Grazie al suo coraggioso impegno, la popolazione e gli imprenditori del tempo, hanno potuto vedere la reale situazione ambientale, rendendosi conto dell’estrema necessità di un’azione radicale e definitiva, che ha portato alla costruzione del più grande e tecnologico depuratore d’europa.
Mi è sembrato ovvio creare un raffronto con l’Arzignano di oggi, affiancando alle immagini di allora una fotografia dello stato attuale. Nello spazio di pochi centimetri, emerge il senso di quello che è successo negli ultimi quarant’anni.
Ringrazio di cuore Atipografia, per avermi dato la possibilità di scoprire e rendere condivisibile, un pezzo importante della storia di questo territorio.
È il Genius Loci che Luca Peruzzi tramanda attraverso fotografie d’archivio, voci che raccontano un’altra storia, prima di mostrarci lo spettacolo nuovo. Il prima e il dopo, gli anni ’70 e oggi, dalle scritte di protesta a un modello di industria consapevole, terminus radioso che non ostenta ma si lascia spiegare, e lo fa perfettamente, quando stupore e fascinazione si mischiano ai rumori di fondo e colpisce l’immediatezza, dalla prima all’ultima riga.
Juliet art magazine